Code injection: dove si usa e perchè

Si sente poco parlare di code injection.
O meglio se ne parla poco tra i non addetti del settore, perchè questa tecnica è invece molto diffusa ed utilizzata.
Utilizzata comunemente da chiunque anche senza saperlo.

E’ giunto quindi il momento di approfondire il discorso e capire di cosa si tratta. 

Code injection: il significato

Prima di tutto analizziamo il termine code injection e vediamo il significato:

Il code injection viene utilizzato da applicativi e software di ogni genere per “iniettare” linee di codice all’interno di un altro software, così da influenzarne il funzionamento. Il code injection è anche chiamato DLL injection (dai file Dynamic Link Library, solitamente utilizzati per gestire i processi di sistema in Windows), dal momento che nella gran parte dei casi il codice da “iniettare” all’interno di un software è nella forma di librerie dinamiche di sistema.

Tra i fattori principali: la sicurezza

Uno degli aspetti più importanti da tenere presente quando si parla di code injection è la questione legata alla sicurezza. 

Infatti è una delle tecniche più comuni usate dagli hacker  per “bucare” i sistemi informatici e di software e rubare  dati sensibili e/o  informazioni riservate.

Altri utilizzi

Ma non dobbiamo pensare che la tecnica del code injection crei solo problemi: ci sono molti altri utilizzi leciti e benefici. 

Per esempio, dobbiamo assolutamente nominare gli antivirus che utilizzano proprio questo metodo per valutare se un sito o file sono sicuri oppure no.
E poi dobbiamo menzionare anche i driver delle schede video.
Insomma gli utilizzi “buoni”sono diversi.

Come scoprire se si utilizza il code injection

Essendo curiosi per natura, vi starete chiedendo se esiste un modo per capire se un determinato software utilizza questa tecnica.

Microsoft viene in nostro aiuto mettendo a disposizione un  tool gratuito chiamato Process explorer il cui scopo è proprio quello di monitorare i processi attivi nel pc ed il loro funzionamento.

Come creare un e-commerce

Le attività online stanno diventando delle vere proprie fonti di reddito alternative o, persino, la principale per alcune aziende.
Stiamo parlando degli e-commerce che hanno preso piede negli ultimi dieci anni cambiando il mondo degli acquisti.

Se ritenete quindi il commercio online uno sbocco commerciale interessante, continuate a leggere perchè vi spiegheremo in che modo aprire il proprio e-shop e tutte le alternative a vostra disposizione.

E-commerce: cos’é?

Iniziamo subito dando la definizione di e-commerce:

L’espressione negozio online (o negozio in rete, negozio virtuale, più raramente con le espressioni inglesi webshop, online shop e online store) si riferisce ad una tipologia di commercio elettronico nella quale il mezzo di realizzazione dell’acquisto è il sito web, e in cui la transazione economica si svolge, appunto, interamente via internet.

Le alternative per aprire un e-commerce

E’ ora di addentrarci nel  discorso e analizzare in modo approfondito le alternative a nostra disposizione per aprire il nostro negozio on-line.

La prima soluzione che possiamo prendere in considerazione è quella di affidarci ai social network. Infatti sia Facebook che Instagram offrono la possibilità di allestire una vetrina con i propri prodotti all’interno delloro marketplace. Il solo requisito necessario è quello di avere una pagina – non solo profilo personale – su facebook ed un account aziendale su Instagram.

La seconda soluzione, più avanzata della prima proposta, è quella di affidarsi a dei portali sui quali vengono raggruppati differenti e shop.
Alcuni di questi sono eBay, Amazon, Blooming e Etsy.
L’iter da seguire è il seguente: registrarsi sul portale, creare il proprio negozio e vetrina virtuale aggiungendo i prodotti che si vogliono vendere.
Cosa c’è da sapere? Questi portali richiedono in alcuni casi una fee d’ingresso e una percentuale sulle vendite.

L’ultima soluzione che vi proponiamo è quella più professionale tra quelle citate e prevede la realizzazione di un e-commerce ad hoc da parte di specialisti del settore, come per esempio  Softplace.

In questo modo il vostro e-commerce verrà strutturato in base alle vostre esigenze ed avrà un indirizzo ip da voi scelto. 

ADSL: dal funzionamento allo speed test

Un sistema di comunicazione e trasmissione dati usati a livello globale è internet. E tra i mezzi di connessione più conosciuti troviamo l’ADSL.

ADSL nello specifico

Analizziamo subito cosa s’intende per ADSL:

Il termine ADSL (sigla dell’inglese Asymmetric Digital Subscriber Line, in italiano Linea Asimmetrica di Sottoscrizione Digitale), nel campo delle telecomunicazioni, indica una classe di tecnologie di trasmissione a livello fisico, appartenenti a loro volta alla famiglia xDSL, utilizzate per l’accesso digitale a Internet ad alta velocità di trasmissione su doppino telefonico, cioè nell’ultimo miglio della rete telefonica (o rete di accesso), mirate al mercato residenziale e alle piccole-medie aziende previa la stipulazione di un contratto di fornitura con un provider del servizio.

Come funziona l’ADSL

Tutto inizia dalla trasmissione che avviene grazie al il doppino telefonico. E’ grazie ad esso infatti che si propaga la voce. La trasmissione della voce, però, interessa eclusivamente una certa fascia di di frequenza e lascia invece libera altri range.

Da qui nasce l’idea di sfruttare queste altre frequenze per la trasmissione dati.

Dati e voce, perciò, viaggiano insieme da casa alla centrale – ma anche viceversa- è vengono poi separati da un dispositivo chiamato splitter .

Upload e download

L’ ADSL è per definizione una tecnologia di trasmissione dati asimmetrica, questo perchè è caratterizzata da differenti velocità di upload e download.
In download si avrà una maggiore velocità maggiore mentre in upload sarà minore, questo proprio a conferma di quanto appena detto. 

Quali sono le prestazioni di una ADSL

La maggior parte degli operatori di telefonia consentono una connessione ADSL che raggiunge i 20 MB/s. in download.  
Bisogna poi tenere conto che ci possono essere alcuni fattori esterni che possono influire negativamente su queste prestazione. Ne sono un esempio i cavi e anche delle eventuali interferenze elettromagnetiche .

E’ possibile per chiunque controllare la velocità tramite uno speed test che può venir fatto in autonomia. Perfarlo è sufficiente servirsi di siti come Speedtest.net/it oppure Testvelocità.it che indicano proprio qual è la vostra velocità di download.